Valle dell'Oasi
Azienda Agricola
Coltivazioni intensive ed estensive
grano, orzo, mais, girasole, erba medica, fagioli,
lenticchie, cicerchie, ceci, miglio, farro
L’Azienda
L’Azienda è di proprietà della famiglia Mainò da ben quattro generazioni.
Fu acquistata circa nel 1870 e tramandata da padre in figlio fino a oggi.
Nei decenni addietro le coltivazioni erano tutte di tipo estensivo (grano, orzo, mais, girasole, erba medica); oggi abbiamo anche coltivazioni intensive (fagioli, lenticchie, cicerchie, ceci, miglio, farro ed altro).
Il nome “Valle dell’Oasi” rispecchia la posizione dove si trova. L’Azienda si estende e confina con l’Oasi Naturalistica del Lago di Montepulciano, tra Toscana e Umbria, nel Comune di Castiglione del Lago.
Una vallata che si estende per circa 35 ettari.
Una produzione nel pieno rispetto della Natura
vendita diretta dei propri legumi, cereali e altro, sia in loco che in grandi e piccole fiere, nei negozi, ristoranti e gruppi d’acquisto.
Per un ambiente più pulito
Siamo ben lieti di ospitare chi verrà a visitare l’Azienda e di spiegare tutti i passaggi dei nostri prodotti, dalla terra alla tavola, per essere meglio apprezzati e mangiati.
Valle dell’Oasi
I Nostri Prodotti
confezionati in atmosfera protettiva
se non diversamente indicato
Ceci
Il tipo di cece che produciamo in azienda è molto più piccolo di quello comune, bisogna metterlo sempre la sera prima in ammollo (almeno12 ore), tiene molto bene la cottura, difficilmente si spella. La zona di produzione in Italia è nelle regioni di Umbria e Toscana.
Per minestre, zuppe o contorni.
Cicerchie
In Italia la cicerchia si coltiva nelle regioni di Umbria, Marche e parte del nord Lazio. Anche questo legume va messo in ammollo per almeno 12 ore, non si spella, si può mangiare in tantissimi modi dall’insalata all’ottima zuppa, ecc.
Per crostini, zuppe o contorni.
Fagiolina del Trasimeno
La Fagiolina del Trasimeno a viene di solito utilizzata come legume da mangiare fresco, oppure come seme secco.Si distingue per una caratteristica delicatezza, tendente al dolce. Le minuscole dimensioni la rendono particolarmente piacevole al palato all’atto della masticazione. Non serve l’ammollo.
Fagiolina del Trasimeno policroma
Semi di diversi colori come il panna, il crema, il salmone, il marrone e il nero con differenti screziature e la presenza, in alcuni casi, dell’ “occhio”.
Fagiolina del Trasimeno cotta al naturale
Già pronta per l’uso.
Zuppe o contorni.
Fagiolo Borlotto
Ha colore rosso vinaccia intenso con striature più chiare. La buccia ha una consistenza tipica e varia a seconda dei tipi di terreno.
Per minestre, zuppe o contorni.
Fagiolo Cannellino
Fagiolo bianco dalla forma tubolare, allungata. Di grande qualità dal punto di vista organolettico, ha una polpa morbida e una cuticola molto fine e permeabile, facile da cuocere; per questo risulta molto digeribile. Tali caratteristiche sono dovute alle condizioni climatiche e alla composizione dei suoli della zona. Per minestre, zuppe o contorni.
Lenticchie
Questo legume viene prodotto in piccole quantità un po’ in tutta Italia, ma la zona di maggior produzione è nella regione Umbria. La lenticchia non si mette in ammollo, si cucina come contorno lessa a quasi tutti i tipi di carne, è molto saporita e gustosa anche per palati fini, cioè per i buongustai.
Farro decorticato
La zona di produzione del Farro in Italia è nelle regioni di Umbria, Toscana e Lazio. Viene usato moltissimo per zuppe e insalate quasi in sostituzione del riso. Molto digeribile con le sue elevate parti di crusca e come ottimo cereale viene trasformato da farina in pasta. Veniva usato molto anche dagli antichi Romani.
Farro semiperlato
Per perlare il farro si adopera una macchina con pietra abrasiva che graffia la parte esteriore del chicco.
Orzo perlato
Il chicco dell’orzo viene decorticato e poi perlato.
Particolarmente nutritivo, è ricco di amido, proteine, zuccheri e sali minerali.
Miglio decorticato
Si presume che il miglio sia originario dell’India e che nel passato sia già stato coltivato in Cina. Oggi è ancora molto diffuso in Asia e in Africa.
Semi di Girasole decorticati
Ideali per arricchire il pane, mescolandoli nell’impasto. Sono ottimi anche per il muesli della prima colazione, essendo dei semi molto nutrienti, oppure aggiunti a fresche insalate, tostandoli prima con un po’ di sale. Sono anche un semplice e naturale snack.
Farina di Ceci
Buona, tra l’altro, per focacce rustiche e crespelle.
Semola di Farro
Viene ottenuta con chicchi di farro decorticato e macinato con macina a pietra. È un prodotto integrale. La semola di farro si può usare per pizze, torte al testo, schiacciate rustiche, ma bisogna aggiungere il 30% di farina di grano tipo 00 e lievito di birra q.b.; si può usare inoltre per la pasta all’uovo, per gli gnocchi, senza miscelarla con altri tipi di farine.
Farina di Mais gialla
Buona, tra l’altro, per focacce rustiche e crespelle.
Farina di Mais bianco perla
confezione 500g scatola 12 confezioni
Fischiotto al Grano duro “Cappelli”
Pasta di semola di grano duro.
Ingredienti: Semola di Grano duro e acqua.
Pappardelle al Grano duro “Cappelli”
Le origini delle Pappardelle vengono attribuite all’Italia centro-settentrionale, più precisamente alla Toscana, nella cui cucina tipica vengono usate in moltissime ricette.
Anche il nome deriverebbe dal verbo dialettale toscano “pappare”, riferito al mangiare con gioia e piacere. Si consiglia l’abbinamento a sughi di carne e selvaggina.
Ingredienti: Semola di Grano duro e acqua.
Strangozzi al Grano duro “Cappelli”
Pasta di semola di grano duro.
Sono una pasta lunga a sezione quadrata o rettangolare, diffusa anche in tutta l’Umbria.
Si consiglia l’abbinamento a sughi di carne, selvaggina e salse tartufate.
Ingredienti: Semola di Grano duro e acqua.
Casarecce al farro
Pasta di semola di farro. Pasta liscia e arrotolata su se stessa, incurvata verso la punta.
Si consiglia l’abbinamento sia a sugo di pomodoro piccante che a sughi di carne e selvaggina.
Ingredienti: Semola di Farro e acqua.
Tagliatelle al farro
Pasta di semola di farro. Rricca di fibre, ha un minor tenore calorico rispetto a quella di grano duro ed un sapore di grano fragrante.
Si consiglia l’abbinamento a sughi di carne e selvaggina.
Ingredienti: Semola di Farro e acqua.
Peperina al farro
Pasta di semola di farro.
Può essere servita in brodo con un trito di verdure di stagione o con funghi porcini. Gustosissima anche nelle zuppe di pesce e nelle vellutate di verdure o condita con sughi all’aglione, al pomodoro o olio extra vergine d’oliva e pecorino stagionato grattugiato. La Peperina è anche un’ottima variante all’utilizzo del riso nelle insalate estive.
Zuppa arcobaleno
Contiene il 30% di Farro semiperlato, 30% Orzo, 20% Miglio e 20% Lenticchie rosse.
Zuppa contadina
Contiene Farro, fagioli Borlotti, Ceci e fagioli Cannellini, rispettivamente il 25%.
Zuppa delicata
Contiene il 30% di Farro semiperlato, 30% Orzo, 20% Miglio e 20% Piselli.
Zuppa Re Porsenna
Contiene il 50% di Fagiolina del Trasimeno e il 50% di Farro semiperlato.
La zuppa prende il nome dal Re degli Etruschi (popolazione del centro Italia, 1000-250 a. C.), perché i due prodotti utilizzati furono portati in Italia dagli stessi, grazie a scambi commerciali, per poi farne grande uso nella loro dieta.
Zuppa Etruria
Contiene il 25% di Fagiolina del Trasimeno, il 35% di Farro semiperlato, il 30% di Orzo e il 10% di Piselli spaccati.
Zuppa Cecilia
Contiene il 15% di Fagiolina del Trasimeno, il 20% di Lenticchie rosse decorticate, il 25% di Lenticchie verdi e il 40% di Piselli spaccati.